Il concerto del primo Maggio, la festa dei lavoratori e il boy scout di Licio Gelli

Pubblicato: 2 Maggio 2014 in politica e palazzo,
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Il primo Maggio come di consueto ha richiamato migliaia di persone in Piazza San Giovanni per via del mega concerto che si tiene ogni anno e che rende omaggio alla “Festa dei lavoratori “. A leggere i dati Istat il primo Maggio sembra essersi trasformato nella “Festa dei disoccupati”. I dati sono chiari: 13% il tasso generale di disoccupazione nazionale, 42% quella giovanile. Milioni di persone hanno perso il lavoro, qualcuno ha addirittura già perso le speranze perchè non riesce a scorgere un futuro. A soffrire maggiormente sono i giovani, i quali addirittura spesso rinunciano a cercare un’occupazione, perchè scoraggiati dai continui ” No siamo al completo”, “Per ora non assumiamo nessuno, ritorni in seguito”. La disoccupazione giovanile è la vera piaga di questo momento storico. Le offerte occupazionali presenti in Italia, spesso rasentano il ridicolo e i contratti di formazione e apprendistato non stanno dando i risultati sperati. La crisi ha colpito diversi settori, niente è stato risparmiato e quindi la nostra Italia ha oggi un tessuto economico ferito a morte. Serve lavoro, bisogna crearlo in qualche modo e a spronare i politici ci ha pensato il cantante Piero Pelù. Il rocker fiorentino ha sganciato una battuta al veleno contro il premier Matteo Renzi, il cantante toscano ha dichiarato:”Non vogliamo elemosine da 80 euro, vogliamo il lavoro”. Una frase forte che fotografa a perfezione la realtà, quella realtà che i politici non percepiscono più da tempo, perchè rinchiusi nel palazzo dorato dove tutto è lecito. Una classe politica lontana dai bisogni della gente è un cancro per la società. Le responsabilità per il pessimo stato economico-lavorativo del paese, sono da addebitare alla classe politica ma anche a quella sindacale. Per troppo tempo politici e sindacalisti hanno camminato a braccetto, inutile far finta di litigare, i diritti dei lavoratori sono stati quasi azzerati e dunque anche le rappresentanze sindacali hanno grosse colpe. Quello che però stupisce di più, è certamente l’atteggiamento del PD, un tempo vicino ai lavoratori, oggi artefice di riforme sui contratti lavorativi che definire peggiorative é un complimento. I ” compagni” siedono al Governo con Angelino Alfano, uomo non certo vicino alla CGIL, che ancora oggi spinge per riforme che tutelino di meno i lavoratori e di più le imprese. L’idea è diametralmente opposta a quella della vecchia sinistra, la quale lottava per tutelare i lavoratori e si batteva per migliorare la condizione dei più disagiati. Dov’è finita quell’idea? Perchè il PD oggi vota con Alfano e fa le riforme con Berlusconi? Siamo sicuri che Renzi abbia potere? Oppure è semplicemente una figura messa li per attuare un piano europeo? Abbiamo iniziato parlando di Piazza San Giovanni, lì tornerà Beppe Grillo giorno 23 Maggio, di sicuro non sarà un concerto, ma siamo certi che saprà cantarle ai partiti, tanto che i suoi acuti verranno uditi anche da Bruxelles.

Ps: Onore a Piero Pelù che ha il coraggio di dire cose scomode in diretta tv e sulle reti Rai. Di seguito il video in cui il rocker fiorentino attacca Renzi:

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