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Ricordate il battibecco tra il Premier Letta e il Vice Presidente della Commissione europea e Commissario per gli affari economici e monetari Olli Rehn? A quanto pare sembra che l’ex calciatore finlandese e “bacchettatore” ufficiale del Governo italiano abbia ragione. I conti pubblici italiani non sono proprio in ordine, tanto che poche ore fa l’agenzia di rating Standard & Poor’s ha rivisto al ribasso le stime di crescita del nostro paese. Infatti secondo i dati pubblicati nello studio redatto dall’agenzia, l’economia italiana dovrebbe crescere dello 0,4% rispetto alle stime del Tesoro che prevedeva un +1,1%, lo 0,7% dell’Ue e Istat e lo 0,6% dell’Ocse. Dati rivisti come al solito al ribasso,che fotografano una difficoltà di crescita nell’eurozona, con un’economia italiana che arranca. Standard & Poor’s sottolinea che “L’euro forte penalizza paesi come Francia, Spagna, Italia e Portogallo”, specie nell’export, mentre favorisce l’economia della Germania che si basa prevalentemente sull’importazione di materie prime, poi lavorate  e trasformate in prodotti di alto valore aggiunto. Ancora una volta l’Italia ne esce penalizzata, a godere è la solita Germania che cresce alle spese degli altri paesi della zona euro. La situazione è insostenibile e sarebbe opportuno che il nostro Governo invertisse la rotta, così oltre a impattare, la nave rischia di affondare. Lo “Schettino” di turno potrebbe essere il nostro Ministro dell’economia, coadiuvato dalla ciurma guidata da Capitan Letta.

La nave Italia è in piena tempesta, la popolazione inizia a ribellarsi e l’austerità di questi anni sta provocando una evidente disgregazione del tessuto sociale. I conti non tornano, specie nelle famiglie italiane dove si fatica ad arrivare alla seconda settimana del mese, altro che fine mese! Vogliamo ancora continuare a scherzare con il fuoco? È così difficile invertire la rotta e cambiare comandante e ciurma? Domande, semplicissime domande da rivolgere agli italiani, i quali ogni volta che decidono di andare a votare sognano di essere in crociera, per poi accorgersi dopo pochi mesi che la nave sta andando a impattare contro un gigantesco iceberg, proprio come accadde al celebre Titanic. Dopo l’impatto molti morirono, furono inghiottiti dal mare, altri rimasero a galla e furono salvati per miracolo, riportando però in seguito le ferite e il trauma che li accompagnò per tutta la loro esistenza. Presidente Letta, i conti non tornano, dichiari l’abbandono nave e lasci il timone a un nuovo Comandante, usi l’ultima scialuppa di salvataggio e si faccia da parte, prima che questo paese sprofondi e che la nave Italia affondi. Infine un pensiero va rivolto a chi oggi non ha una meta e non sa dove andare, la migliore occasione per citare un grande filosofo, Seneca, il quale affermava:”Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”, sottolineando la necessità di avere una meta chiara per poterla raggiungere favorevolmente, ecco gli italiani scelgano una meta e poi con un vento favorevole, quello del cambiamento, sarà semplice raggiungerla.

Domenico Varano