Legge di Stabilità, proteste di piazza e tanta vergogna per le immagini di Lampedusa

Pubblicato: 18 dicembre 2013 in politica e palazzo,
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Potrebbe esserci anche un voto di fiducia su questa Legge di Stabilità, una pessima legge, la solita minestra insipida che scontenta tutti, da Confindustria ai sindacati. In questi minuti i Capigruppo si riuniscono per  fare il punto  della situazione, ma sembra chiaro che il Governo sia intenzionato a porre la Fiducia. Le opposizioni sono già insorte, un eventuale voto di fiducia andrebbe a blindare il provvedimento, il quale rimarrebbe fermo all’ultima bozza, quella che non piace a nessuno. Sel, Forza Italia, M5S, Lega Nord, sostengono che si tratti di un pacchetto di provvedimenti incapace di dare una scossa all’economia del Paese. La web tax non è stata cancellata, ha subito delle modifiche in nottata ma andava stralciata, produrrà diversi danni al mercato del web, su Tares e IMU hanno combinato un pasticcio, sul cuneo fiscale il Premier Letta ha tradito gli industriali, non bastasse questo sembrano del tutto insufficienti le misure sul lavoro. Insomma si tratta di una “Legge di Stabilità” che cambia poco o nulla, chi ci governa è sempre più attento a rispettare il rapporto deficit/Pil, ce lo chiede l’Europa e guai a disobbedire ai burocrati di Bruxelles!

Intanto mentre Enrico Letta si adira contro il quotidiano di Confindustria “Il Sole 24 Ore”, dimostrando di non gradire le critiche dei giornali e dei giornalisti, in Italia cresce il malcontento e nonostante le previsioni di crescita citate dal Premier, ( crescita dell’1% nel 2014 e probabile 2% nel 2015), un terzo degli italiani è ormai pienamente nell’area povertà e continua a crescere la disoccupazione, vera piaga sociale del Paese. Infatti secondo diversi studi, i disoccupati aumenteranno anche nel 2014 e perciò ci chiediamo da dove arrivi tutto l’ottimismo del Premier Letta. Forconi o non forconi, le richieste di aiuto che vengono dalle piazze vanno sempre ascoltate, sono il segnale di un malessere, purtroppo sempre più crescente e se migliaia di persone scendono in piazza, un motivo dovrà pur esserci. Anche il Cardinale Bagnasco ha invitato i politici ad ascoltare chi protesta, possibile che non ci si renda conto che nel Paese qualcosa sta avvenendo? MES e Fiscal Compact sono trattati sconosciuti alla popolazione, l’informazione in questo potrebbe esser d’aiuto, dovrebbe spiegare alla gente come funzionano, informare il popolo su cosa accadrà nel 2015 per evitare disordini di piazza futuri.

Ma se è vero che la grandezza e la civiltà di un Paese si misurano dall’economia e dalla capacità di accogliere e rispettare i più deboli, l’Italia è messa proprio male. Il trattamento riservato ai malati di SLA e alle loro famiglie va a braccetto con quello riservato agli immigrati di Lampedusa. A Roma gente che si dissangua per rivendicare i propri diritti, a Lampedusa invece nessun diritto, solo scene ignobili e barbare, non degne di un Paese civile. Sarebbero queste le politiche di accoglienza che l’Italia promette da anni all’Unione europea? Basterebbe leggere uno studio di “Save The Children” per capire quanti immigrati, quante donne e quanti minori arrivano sul suolo italiano e quali sono i motivi che li portano a compiere una traversata rischiosa, un viaggio della speranza. Il trattamento riservato agli immigrati nel centro di Lampedusa, è un trattamento vergognoso, disumano, ma un Paese serio non solo non si comporta così come documentato dalle immagini del TG2, ma prende anche provvedimenti, assieme all’Europa, la quale non deve nascondersi e deve collaborare nelle politiche sui flussi migratori. Non vogliamo più rivedere scene da lager, l’Italia torni a essere un Paese civile, faccia un salto in avanti in tutti i sensi e cambi strada, quella intrapresa non è quella giusta e ci condurrà in un tunnel buio e senza via di uscita.

Domenico Varano

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